Risorse sull’argomento Nei soggetti con alluce valgo, l’articolazione alla base dell’alluce sembra fuoriuscire (diventa prominente). Le anomalie della posizione articolare o del movimento possono distorcere e allargare, o dare l’impressione di
allargare, l’articolazione che collega l’alluce al piede. Il dolore e il gonfiore possono colpire la parte interna dell’articolazione o l’articolazione intera. La diagnosi si basa sui sintomi e un esame obiettivo e talvolta viene esaminato il liquido articolare. Può essere di aiuto cambiare scarpe, usare dei rialzi o dei dispositivi all’interno della scarpa
che aiutino a ridistribuire e ad alleviare la pressione dall’articolazione colpita, oppure una combinazione di queste misure.
Un alluce valgo si sviluppa quando l’alluce e/o l’osso al quale è collegato sono fuori posto.
Alluce valgo con borsite
Un alluce valgo si verifica quando la base dell’alluce punta in modo anomalo verso l’esterno del piede e la punta dell’alluce si piega verso il secondo dito.
L’alluce valgo (cipolla) è l’allargamento alla base dell’alluce provocata dalla deformità dell’alluce.
Una borsa (un sacco pieno di liquido) può svilupparsi sopra l’articolazione e può diventare dolorosa.
Quando la base dell’alluce è dislocata in modo anomalo verso l’esterno e l’alluce punta verso l’interno (verso il secondo dito), la condizione viene chiamata alluce valgo. L’alluce valgo causa una borsite.
I primi sintomi dell’alluce valgo possono essere dolore nell’articolazione quando si indossano scarpe troppo strette. I sintomi successivi possono includere un maggiore ingrossamento, un gonfiore doloroso, caldo e rosso nel punto in cui l’articolazione protrude (borsite) e gonfiore e dolore intorno all’articolazione. Il movimento dell’articolazione è solitamente limitato.
Visita medica
Talvolta esami del liquido articolare
Scarpe con ampio spazio per le dita, cuscinetti e ortesi
Talvolta intervento chirurgico
Il leggero disagio causato dall’alluce valgo può essere ridotto in modo significativo indossando scarpe con maggior spazio per l’alluce. In caso contrario, dei cuscinetti disponibili nella maggior parte delle farmacie possono proteggere la zona dolorosa. Le ortesi (dispositivi posizionati nelle scarpe) possono aiutare a ridistribuire e a ridurre la pressione sulle articolazioni colpite.
Se queste misure sono inefficaci o se il soggetto non vuole indossare scarpe più larghe e le ortesi perché hanno un aspetto sgradevole, si deve prendere in considerazione l’intervento chirurgico (bunionectomia).
Talvolta il liquido nella borsa viene rimosso con un ago (aspirazione).
Se le articolazioni sono rigide, gli esercizi di stretching, che richiedono occasionalmente l’iniezione di un anestetico per alleviare lo spasmo muscolare, possono essere di aiuto.
A volte, è necessario un intervento chirurgico per staccare il tessuto cicatriziale e migliorare l’allineamento.
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Si può trattare di un fastidio costante o di fitte improvvise, che possono essere così difficili da contrastare da interferire anche con il consueto svolgimento delle attività quotidiane.
Quando fanno male le dita dei piedi in maniera acuta, anche il semplice camminare può rivelarsi molto doloroso.
Ma quali problemi ci possono essere alla base?
Il dolore alle
articolazioni delle dita dei piedi può dipendere da diversi motivi.
Si può trattare, ad esempio, di vizi di allineamento, che sono collegati all’aumento e alla riduzione dell’arcata del piede. In questi casi a creare problemi è l’attrito costante, che può determinare un ispessimento della pelle e la formazione di calli e duroni.
A volte si può trattare di veri e propri traumi che interessano in particolare
l’alluce, che determinano infiammazione articolare e, quindi, la comparsa di una sensazione dolorosa.
L’artrosi cronica è anch’essa alla base del dolore alle dita dei piedi. In genere influiscono alcuni fattori come il piede piatto, l’alluce lungo o la rotazione interna del piede.
Altre volte il problema è determinato dall’alluce valgo e dalla borsite: il dito ha una
posizione anomala e sporge nel lato interno del piede, tutto ciò causa la formazione di una borsa piena di liquido che può infiammarsi.
Un altro disturbo con cui fare i conti è quello che viene definito dito a martello: un dito del piede si trova in posizione di flessione rigida, più rialzato, e questo può determinare l’insorgenza di ulcerazioni dolorose.
In ultimo, la gotta può essere un’altra causa di dolore alle dita dei piedi. Si
tratta di una malattia metabolica determinata dall’eccessivo deposito di cristalli di acido urico.
Possibili soluzioni e consigli per alleviare i sintomi
Pediluvio
Possiamo trovare sollievo dal dolore alle dita dei piedi, immergendoli in acqua per circa 20 minuti. Generalmente si può provare l’immersione in acqua calda, anche se sarebbe meglio alternare quella tiepida con quella fredda, per rendere più facile la circolazione del
sangue. Molto utile è aggiungere all’acqua alcune sostanze, come il sale, il bicarbonato o estratti naturali di vario genere.
Ginnastica
Per favorire il rilassamento delle articolazioni delle dita dei piedi e, quindi, per esporle meno al dolore, è utile praticare regolarmente della ginnastica. Possono rivelarsi importanti le tecniche di stretching, perché agiscono sciogliendo la tensione muscolare.
Posizione da riposo
Specialmente dopo
una lunga giornata, in cui stiamo in piedi per lungo tempo, è utile la sera assumere un’adeguata posizione di riposo. Manteniamo le gambe sollevate, in posizione distesa, con un cuscino sotto gli arti inferiori. Questa posizione favorisce la circolazione ed è molto utile se il dolore ai piedi è collegato a disturbi che interessano l’apparato circolatorio.
Trattamento dell’alluce rigido
Contro l’alluce rigido si possono ottenere alcuni risultati intervenendo
chirurgicamente. Sarà l’ortopedico, dopo accurati esami anche di carattere radiologico, a decidere la strategia chirurgica più adatta. Uno degli interventi più utilizzati consiste nella pulizia articolare: si utilizzano degli strumenti per rimuovere tutte quelle parti dell’articolazione da cui dipende la riduzione del movimento, intervenendo alla base della falange, ma anche nella testa del metatarso. Altre volte si può provvedere alla sostituzione dell’osso dell’alluce con una protesi
totale o parziale.
Trattamento dell’alluce valgo
Uno dei consigli fondamentali per chi soffre di alluce valgo consiste nel ricorso a calzature adeguate. La scarpa migliore da utilizzare è quella capace di riprendere la forma naturale del piede.
Si tratta di scegliere un tipo di calzatura con suola relativamente piatta, che si adatta al tallone e con la parte anteriore abbastanza spaziosa, per poter accogliere la punta del piede. Lo specialista può consigliare anche
l’uso di plantari o calzature ortopediche, per evitare di sovraccaricare la parte anteriore del piede.
Per una risoluzione definitiva del problema, però, occorre fare riferimento all’intervento chirurgico. Quest’ultimo serve a correggere alcuni parametri, come il riallineamento dell’alluce e il controllo della metatarsalgia centrale, inoltre si provvede all’eliminazione del tessuto osseo in eccesso. Il tipo di intervento più frequente è l’osteotomia percutanea distale: la tecnica consente di
correggere la deviazione del metatarso e si esegue praticando una piccolissima incisione cutanea. Il paziente dovrà indossare per un mese circa una scarpetta apposita e la correzione è garantita da un filo che rimane in sede per quattro settimane, per poi essere rimosso in ambulatorio.
Terapia del dito a martello
La terapia del dito a martello consiste nell’utilizzo di scarpe comode, con l’impiego di protettori o di dispositivi che riescono a dare sollievo dal
dolore, altre volte si deve ricorrere all’intervento chirurgico. In base alla gravità del caso clinico di deformità, la correzione delle dita prevede tecniche che in genere durano pochi minuti in anestesia locale, con la pratica di 2-3 incisioni millimetriche.
Terapia della gotta
E’ possibile curare la gotta con alcuni farmaci, che hanno lo scopo di alleviare il dolore, diminuire l’infiammazione e il livello di acido urico nel sangue. Contro il dolore il medico può
consigliare spesso il paracetamolo e, se il fastidio è particolarmente intenso, potranno essere prescritti analgesici più potenti. Si possono utilizzare anche i farmaci antinfiammatori non steroidei, soprattutto contro gli attacchi acuti.
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