Decreto legislativo 67 2011 sul lavoro usurante

Accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, a norma dell'articolo 1 della legge 4 novembre 2010, n. 183.(11G0111)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 26/05/2011
L'atto e' integrato con le correzioni apportate dall'errata-corrige pubblicato in G.U. 13/05/2011, n. 110 durante il periodo di "vacatio legis". E' possibile visualizzare la versione originaria accedendo al pdf della relativa Gazzetta Ufficiale di pubblicazione.
(Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 21/12/2016)

Il Decreto Legislativo n. 67 del 21/04/2011 recante disposizioni per 'l'accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, ha introdotto un obbligo di comunicazione in capo ai datori di lavoro che impiegano lavoratori nelle attività individuate nel medesimo decreto.

Questo è l'elenco delle lavorazioni e dei lavori oggetto del Decreto:

1.lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti;

2.lavoratori notturni;

3.lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena”, nei settori produttivi individuati per mezzo delle voci di tariffa per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro di cui alla tabella allegata al citato Decreto Legislativo;

4.conducenti di veicoli pesanti adibiti a servizi pubblici di trasporto di persone.

Il termine per l'invio delle comunicazioni è fissato al 31 marzo.

Ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera b) di detto D.Lgs. n. 67/2011 e della Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 15/2011 i lavoratori notturni sono identificati nelle seguenti categorie:

- lavoratori a turni, di cui all’articolo 1 comma 2, lettera g), del D.Lgs. n. 66 del 08/04/2003, che prestano la loro attività nel periodo notturno come definito alla lettera d) del predetto comma 2 (ovvero periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino), per almeno 6 ore per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno, non inferiore a 78 per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato alla pensione nel periodo compreso tra il 01 luglio 2008 e il 30 giugno 2009, e non inferiore a 64 giorni per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato dal 01 luglio 2009;

- al di fuori dei casi di cui al numero 1) della presente circolare, i lavoratori che prestano la loro attività per almeno tre ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino di cui all’art. 1 comma 2 lettera d) del D.Lgs. n. 66/2003, per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo.

In presenza di lavoratori somministrati l'onere della comunicazione ricade sull'impresa utilizzatrice.

Ricordiamo, inoltre, l'obbligo di comunicazione specifica quando il datore di lavoro inizi a svolgere delle attività in linea catena. In questo caso il datore deve comunicare lo svolgimento di tali attività, entro 30 giorni dall'inizio delle medesime.

Informazioni ed approfondimenti possono essere richiesti agli addetti del Servizio Paghe e Consulenza del Lavoro dell'Associazione.

Coloro che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti, riconosciuti come usuranti, hanno la possibilità di andare in pensione prima rispetto all'età ordinaria per la vecchiaia con un'anzianità contributiva di almeno 35 anni ed un'età di 61 anni e 7 mesi.

La Pensione per i Lavori Usuranti

 Per tutelare i lavoratori impiegati in attività particolarmente faticose e pesanti il decreto legislativo 67/2011 ha introdotto, dal 1° gennaio 2008, una disciplina che consente di anticipare l'età pensionabile che è stata mantenuta, seppur con alcune modifiche, dalla Legge Fornero del 2011 ed è stata recentemente oggetto di alcune migliorie ad opera delle ultime due legge di bilancio (del 2017 e del 2018). Questa normativa, è bene ricordarlo, gode di agevolazioni previdenziali più robuste rispetto ai lavori gravosi, dunque le due categorie sono ontologicamente distinte.  

Vediamo dunque di riassumere in breve quali sono i requisiti e chi sono i lavoratori che possono beneficiare di tali disposizioni.

Indice

Destinatari
I benefici previdenziali per i lavori Usuranti
La Domanda volta all'accertamento di aver svolto Lavoro Usurante

 Destinatari

La normativa per i lavori usuranti è attivabile dai soli lavoratori dipendenti (sia del settore privato che del pubblico impiego) che abbiano svolto nell'arco della propria vita lavorativa talune attività individuate nell'articolo 1 del Dlgs 67/2011. Le attività in questione sono riconducibili alle seguenti quattro macro-categorie.

a) Lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti di cui all'articolo 2 del decreto del ministero del lavoro del 19 Maggio 1999. Si tratta dei soggetti che hanno svolto lavori in galleria, cava o miniera; i lavori ad alte temperature; i lavori in cassoni ad aria compressa; le attività per l’asportazione dell’amianto; le attività di lavorazione del vetro cavo; lavori svolti dai palombari; lavori espletati in spazi ristretti.

b) Lavoratori notturni come definiti e ripartiti ai soli fini del dlgs 67/2011 nelle seguenti categorie: 1) lavoratori a turni che prestano lo loro attività nel periodo notturno per almeno 6 ore per un numero minimo di giorni lavorativi all'anno non inferiore a 64; 2) lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per periodi di lavoro di durata pari all'intero anno lavorativo.

c) i lavoratori addetti alla linea di catena: lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro indicati nell'elenco n. 1 contenuto nell'allegato 1 allo stesso dlgs 67/2011, cui si applicano i criteri per l'organizzazione del lavoro previsti dall'articolo 2100 del cc, impegnati all'interno di un processo produttivo in serie, contraddistinto da un rimo determinato da misurazione di tempi di produzione con mansioni organizzate in sequenze di postazioni, che svolgano attività caratterizzate dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale, che si sostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall'organizzazione del lavoro o della tecnologia, con esclusione degli addetti a lavorazioni collaterali a linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento materiali, ad attività di regolazione o controllo computerizzato delle linee di produzione e al controllo qualità.

d) i conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Il periodo minimo di attività - A partire dal 1° gennaio 2017, per effetto di quanto stabilito dall'articolo 1, co. 206 della legge 232/2016 (finanziaria 2017) per godere dei benefici è richiesto che le attività sopra citate siano state svolte per almeno 7 anni, negli ultimi dieci anni di attività lavorativa, oppure per almeno la metà della vita lavorativa complessiva.

L'Età Pensionabile nei lavori usuranti

Il beneficio per questi lavoratori consiste nella possibilità di andare in pensione con il vecchio sistema delle quote se piu' favorevole rispetto alle regole di pensionamento introdotte con la Riforma Fornero. Nello specifico gli usuranti possono andare in pensione, dal 1° gennaio 2016, con una anzianità contributiva minima di 35 anni, una età minima pari a 61 anni e 7 mesi ed il contestuale perfezionamento del quorum 97,6

Lavoratori Notturni. I requisiti sopra indicati si applicano con riferimento anche ai lavoratori notturni che svolgono attività lavorativa per almeno 3 ore (nell'intervallo ricompreso tra la mezzanotte e le cinque) nell'intero anno lavorativo; oppure per almeno 6 ore (sempre nell'intervallo ricompreso tra la mezzanotte e le cinque) per almeno 78 giorni l'anno. 

Se il lavoro notturno è svolto per meno di 78 giorni l'anno, i valori di età e di quota pensionistica sono aumentati di due anni se il lavoro notturno annuo è stato svolto per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 e di un anno se le giornate annue in cui si è svolto il lavoro notturno sono state da 72 a 77. Sul punto merita segnalare una novità apportata dal 1° gennaio 2018 dalla legge di bilancio per il 2018. Il legislatore ha, infatti, introdotto una modifica secondo la quale per i lavoratori impiegati in cicli produttivi del settore industriale su turni di 12 ore (sulla base di accordi collettivi già sottoscritti al 31 dicembre 2016) che prestino attività per meno di 78 giorni, i giorni lavorativi effettivamente svolti siano moltiplicati per il coefficiente di 1,5 (qui i dettagli). 

Aspettativa di Vita e Finestre L'articolo 1, co. 206 della legge 232/2016, ha provveduto alla disapplicazione della disciplina relativa alle cd. finestre mobili che chiedeva, sino al 31.12.2016, un'attesa pari a 12 mesi (18 mesi gli autonomi) dalla data di perfezionamento dei requisiti anagrafici e contributivi per conseguire il primo rateo. Pertanto a partire dal 1° gennaio 2017 la pensione decorre, di regola, dal primo giorno del mese successivo al perfezionamento dei requisiti. Si rammenta che la medesima disposizione ha, inoltre, congelato i futuri adeguamenti alla speranza di vita sino al 31 dicembre 2026. 

Contributi misti. Il beneficio per gli usuranti, come detto, riguarda solo i lavoratori dipendenti. Tuttavia la domanda intesa ad ottenere il riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti può essere presentata anche da lavoratori dipendenti che raggiungono il requisito contributivo minimo cumulando la contribuzione versata in una delle Gestioni Speciali dei lavoratori autonomi (es. commercianti o artigiani). In tal caso i requisiti anagrafici ed il quorum sono innalzati rispettivamente di un anno ciascuno e la decorrenza della pensione avviene trascorsi 18 mesi dal perfezionamento dei requisiti. In quanto la liquidazione della prestazione avviene a carico delle gestioni speciali. 

Riassumendo i requisiti per l'accesso alla pensione per i lavoratori in parola sono, pertanto, i seguenti:

Decreto legislativo 67 2011 sul lavoro usurante

Le Alternative

Come accennato resta comunque aperta la possibilità di ottenere, se piu' favorevole, la pensione con i requisiti previsti generali dalla Riforma Fornero. In particolare nel 2022 gli addetti alle mansioni usuranti possono uscire con la pensione anticipata (41 anni e 10 mesi di contributi le donne, 42 anni e 10 mesi di contributi gli uomini, indipendentemente dall'età anagrafica con l'applicazione di una finestra mobile di tre mesi) o con la pensione di vecchiaia a 67 anni di età unitamente a 20 anni di contributi.

A questo riguardo va segnalato che l'articolo 1, co. 147-148 della legge 205/2017 (legge di bilancio per il 2018) ha dispensato dall' adeguamento alla speranza di vita scattato il 1° gennaio 2019 (cinque mesi) i lavoratori che vantano almeno 30 anni di contributi unitamente ad almeno sette anni di attività usurante negli ultimi dieci anni di attività lavorativa oppure per almeno metà della vita lavorativa. Ciò significa che questi lavoratori sino al 31 dicembre 2024 possono andare in pensione di vecchiaia con 66 anni e 7 mesi di età se raggiunti prima del pensionamento con le cd. quote. La predetta disposizione era stata sancita anche con riferimento ai requisiti per la pensione anticipata ma il DL 4/2019 nel generalizzare la disapplicazione degli adeguamenti alla speranza di vita ha sostanzialmente assorbito tale beneficio.

Si rammenta infine che anche nel 2022 le categorie dei lavoratori usuranti e notturni, come sopra individuate, possono accedere alla pensione anticipata al compimento di 41 anni di contributi, a prescindere dall'età anagrafica, se hanno svolto almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età. Dal 1° gennaio 2019 è prevista l'applicazione di una finestra mobile di tre mesi dalla maturazione dei requisiti. Gli addetti alle mansioni usuranti non possono, invece, godere dell'Ape sociale non avendo la legge 232/2016 ricompreso tali soggetti nel perimetro degli aventi diritto. 

La Domanda per accedere ai benefici per i lavori usuranti

Per conseguire il beneficio del pensionamento con le quote di cui al dlgs 67/2011 gli interessati devono presentare una apposita domanda alla sede INPS entro il 1° Maggio dell’anno precedente a quello in cui si maturano i requisiti agevolati volta ad ottenere il riconoscimento di lavoro usurante. Per cui entro il 1° maggio 2022 devono produrre la domanda i lavoratori che perfezionano i requisiti anagrafici e contributivi nel 2023. La domanda in parola non è da confondere con la domanda di pensioneche sarà presentata solo in un momento successivo, previa comunicazione di accoglimento della domanda di accertamento di aver svolto lavoro usurante. 

La presentazione della domanda oltre i termini sopra indicati comporta, in caso di accertamento positivo dei requisiti, il differimento del diritto alla decorrenza da uno a tre mesi a seconda dei mesi di ritardo.

Nello specifico il differimento è pari: 1) ad un mese, per un ritardo della presentazione massimo di un mese; 2) a due mesi, per un ritardo della presentazione superiore ad un mese ed inferiore a tre mesi; 3) a tre mesi per un ritardo della presentazione pari o superiore a tre mesi.

La possibilità di fruire dei benefici in parola dipende inoltre dalle coperture finanziarie che sono state messe a disposizione dal Dlgs 67/2011 di anno in anno.

Entro il 30 Ottobre di ogni anno l'Inps quindi comunicherà:

a) l'accoglimento della domanda, con indicazione della prima decorrenza utile della pensione, qualora sia accertato il possesso dei requisiti relativi allo svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti e sia verificata la sussistenza della relativa copertura finanziaria;

b) l'accertamento del possesso dei requisiti dello svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, con differimento della decorrenza della pensione in ragione dell'insufficiente copertura finanziaria; in tal caso, la prima data utile per l'accesso alla pensione verrà indicata con successiva comunicazione in esito al monitoraggio delle risorse;

c) il rigetto della domanda, qualora sia accertato il mancato possesso dei requisiti sullo svolgimento delle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti.

La Documentazione

La domanda deve essere presentata all'Istituto previdenziale presso il quale il lavoratore e' iscritto, e deve essere corredata da copia o estratti della documentazione prevista dalla normativa vigente al momento dello svolgimento delle attivita' usuranti e dagli elementi di prova in data certa da cui emerga la sussistenza dei requisiti necessari per l'anticipo del pensionamento (cfr: Circolare del Ministero del Lavoro 22/2011). Per quanto riguarda la documentazione da produrre a corredo dell'istanza si rimanda al Dm 20 Settembre 2011 e al recente DM 20 Settembre 2017 adottato in attuazione della legge 232/2016 

Documenti: Dlgs 67/2011; Messaggio inps 16762/2011; messaggio inps 12693/2011; messaggio inps 22647/2011; Circolare Inps 90/2017

Quali sono i lavori usuranti nel 2022?

– Lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, cioè coloro che svolgono lavori in galleria, cava o miniera; lavori ad alte temperature; lavori in cassoni ad aria compressa; attività per l'asportazione dell'amianto; attività di lavorazione del vetro cavo; lavori svolti dai palombari; lavori espletati in ...

Quali sono le 15 categorie di lavori usuranti?

Elenco lavori usuranti INPS 2022.
addetti alla concia di pelli e pellicce;.
addetti ai servizi di pulizia;.
addetti spostamento merci e/o facchini;.
conducenti di camion o mezzi pesanti in genere;.
conducenti treni e personale viaggiante in genere;.
guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni;.

Quando un lavoro viene considerato usurante?

“Sono considerati lavori particolarmente usuranti quelli per il cui svolgimento è richiesto un impegno psicofisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti con misure idonee.”

Come sapere se il proprio lavoro e usurante?

Sono lavoratori usuranti per turni notturni: coloro che hanno svolto lavoro notturno per un numero pari o superiore a 78 giorni all'anno; coloro che hanno svolto lavoro notturno tra le 72 e le 78 giornate all'anno; coloro che hanno svolto lavoro notturno tra le 64 e le 71 giornate all'anno.