Quanto costa il progetto di un architetto

Sarà credo la quinta volta che leggo questo post senza rispondere, non perché non abbia voglia di farlo, ma perché ci sono scritte tante cose non vere che non saprei da dove cominciare senza rischiare di essere tacciato di essere di parte.

Potrei cominciare dicendo che non ci paghiamo per la mera produzione di carte, ma per le responsabilità che sono insite in quelle carte. Responsabilità che potrebbero anche costare al professionista, se condannato, molto più della parcella stessa, ma capisco che questo ragionamento lasci in molti il tempo che trova, cara Silvis e quindi non mi aspetto che tu cambi idea. Certo però mi aspetterei, a questo punto, che vengano considerate carte anche, ad esempio, le lettere di messa in mora che Diana fa. Mi aspetterei che qualcuno scrivesse, usando lo stesso metro, qualcosa del tipo: "Cosa? 100-150 euro per un copia incolla? Non è onesto". Ma sappiamo tutti che non è così, che non è certo il copia incolla che paghiamo. Però così farei solo ulteriori polemiche e soprattutto non risponderei alla domanda di Diana.

Potrei allora scrivere che, onestamente, a me sembra enormemente esagerato chiedere 50000 euro per abbattere due tramezzi: sicuramente c'è più di qualcosa che ti sfugge Diana in quel preventivo oppure non è onesto quello. Potrei continuare dicendo che il 10% non è la percentuale giusta da applicare o che non è vero che un geometra, per le prestazioni che può fare anche lui, si paghi meno di un architetto o di un ingegnere (poi appena rispondo alla domanda di Diana si capiranno i perché, almeno spero). Ma nemmeno così risponderei a Diana, così come non lo farei, se le facessi notare che quel quadro di prestazioni che ha postato dice tutto e non dice niente, non mettendoci nelle condizioni di poterle dare una risposta seria.

Ma allora, sorvolando su tutto ciò e su tante altre cose, come si fa a dare una risposta plausibile a Diana, che soddisfi anche qualto scritto dagli alti lettori, non pro? Nell'impossibilità di farlo in maniera oggettiva, io parlerei della normativa in materia. Già, perché va detto che le tariffe sono, in qualche maniera normate, è con quelle norme che noi siamo costretti a muoverci, con quelle la guardia di finanza ci contesta le eventuali parcelle irrisorie presupponendo che le parcelle troppo basse nascondano lavori in nero ecc. Ma più che scrivere delle normative faccio prima a postare un link in merito, così Diana comincia a capire il come siamo obbligati a calcolare le nostre parcelle e Silvis ha la prova matematica che la normativa, parametri vari ecc. sono perfettamente gli stessi sia per i geometri, sia per gli architetti e per gli ingegneri e che parlare del 10% non ha alcun senso. Il link, essendo in un sito per architetti si riferisce a quella categoria, ma come vedremo poi, le tariffe sono le stesse per tutte le categorie di professionisti citate.

https://www.professionearchitetto.it/news/notizie/17198/La-parcella-dell-architetto-le-regole-e-un-nuovo-strumento-di-calcolo.

Bene, penso di aver cominciato a rispondere, nei limiti del possibile ed in maniera onesta a Diana. Ma, ovviamente, non è ancora una risposta esaustiva.

Dalla stessa pagina però, si riesce ad arrivare ad un applicativo che ricalca fedelmente i software di calcolo delle parcelle che tutti noi pro siamo, sempre per legge, obbligati ad usare per poter fare i preventivi, che sono, per l'appunto, obbligatori. Tutti noi, bene o male, utilizziamo i parametri del D.M. 140/12 perché sono, tra tutti quelli che potremmo scegliere, i più bassi. Non lo facciamo per onestà, ma semplicemente per essere competitivi con la concorrenza che, atrimenti, avrebbe tariffe migliori delle nostre. L'applicativo Diana lo trovi a questo link:

https://www.professionearchitetto.it/tools/parcella/

è di facile comprensione ed uso e da li, tu che hai la situazione più chiara di quanto sia per noi pro in questo post, semplicemente mettendo la cifra preventivata e spuntando le caselline giuste, arrivi a definirti da sola la parcella "onesta" per legge. Li poi devi aggiungere il 4% di cassa (anche questa uguale per tutte le categorie di professionisti) e sul totale così ottenuto, applicare l'iva del 22%. Faccio solo notare a Silvis che l'applicativo ed i relativi parametri, sono validi per tutte le categorie di professionisti e quindi non è vero che c'è chi si paga meno e chi di più, così come non ha senso parlare del 10% perché la percentuale varia, abbassandosi, mano mano che la cifra prevista per i lavori sale.

Ma a questo punto ho dato a Diana, una risposta chiara ed onesta? Ho sfatato i "falsi miti" dell'ex fidanzato di Silvis? (perdonami Silvis, ma ovviamente scherzo). Ebbene no, perché sempre la stessa normativa, ci obbliga ad applicare, sulla cifra ottenuta secondo le indicazioni che ho scritto, uno sconto applicato in termini percentuali sul totale della parcella. E qui è il caos: la percentuale di sconto varia da professionista a professionista (indipendentemente dalla sua classe di appartenenza), da sud a nord, da paese a paese, da prestazione a prestazione, dal grado di presunta onestà del professionista scelto, dal particolare rapporto che si ha con un certo committente ecc.

Ecco perché nessuno di noi si pronuncia chiaramente, ma credo di averti dato gli strumenti giusti per poter valutare tu stessa, giocando con quell'applicativo, i professionisti che contatterai.

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