Come faccio a sapere se sono intollerante al glutine

Introduzione

Il glutine è una proteina presente in frumento (grano), segale e orzo; si trova principalmente negli alimenti, ma la sua presenza può anche essere riscontrata in altri prodotti come farmaci, vitamine e integratori.

Parlando di sensibilità al glutine si fa riferimento a tutte quelle condizioni in cui i pazienti che ne sono colpiti manifestano problemi in caso di consumo di questa proteina; la patologia più conosciuta è sicuramente la celiachia, una malattia immunitaria in cui il consumo della proteina è causa di gravi danni intestinali, ma nel caso di sensibilità non celiaca si fa riferimento ad un disturbo completamente diverso, in cui la stragrande maggioranza delle persone che ne soffre non diventerà mai celiaca.

Semplificando il più possibile e senza pretesa di esaustività, possiamo fare riferimento alla seguente classificazione:

  • Disturbi glutine-correlati:
    • Natura autoimmune
      • celiachia,
      • dermatite erpetiforme;
    • Natura allergica
      • allergia al grano
    • Natura non autoimmune e non allergica
      • Sensibilità non celiaca al glutine

Alcuni sintomi della celiachia sono simili a quelli della sensibilità al glutine, ad esempio stanchezza e dolore addominale, ma nel caso della sensibilità non si osservano danni alla mucosa intestinale.

La ricerca è tuttora particolarmente viva su questa condizione, riconosciuta solo recentemente dalla comunità scientifica, ma in caso di esclusione del glutine dalla dieta si raccomanda di:

  • farlo solo e soltanto dietro controllo medico,
  • provare DOPO essersi sottoposti agli esami per la celiachia.

C’è chi stima che i pazienti con sensibilità al glutine possano rappresentare fino al 13% della popolazione, ma si tratta di ipotesi; è invece certo che i pazienti interessati siano un numero sensibilmente superiore ai soggetti celiaci.

Il primo articolo di una certa rilevanza è stato pubblicato dai ricercatori del Centro per la ricerca sulla celiachia dell’Università del Maryland, guidati dall’italiano prof. Alessio Fasano, su BMC Medicine.

Il prof. Fasano, ordinario di pediatria, medicina e fisiologia presso il dipartimento di Medicina dell’Università del Maryland e direttore del Centro per la ricerca sulla celiachia, afferma di aver pensato per la prima volta alla questione della sensibilità al glutine 2-3 prima; in precedenza tutti i medici dicevano a chi risultava negativo alla celiachia che il glutine non aveva nulla a che vedere con i loro disturbi, anche se i pazienti erano convinti che fosse proprio il glutine a causare i sintomi.

“Negli ultimi due anni siamo stati letteralmente sommersi da pazienti che arrivavano in ospedale dicendo di essere celiaci. Ma la gran parte di essi non lo era” afferma Fasano. “Lo scopo della nostra ricerca è quello di dimostrare, a livello molecolare, che la sensibilità al glutine esiste veramente.”

“Provate a immaginare il rapporto con il glutine su uno spettro continuo” afferma Fasano. “Ad un’estremità dello spettro ci sono i pazienti celiaci, che non tollerano nemmeno un grammo di glutine nella dieta. All’estremità opposta, invece, ci sono le persone fortunate che possono mangiare la pizza, la pasta e i biscotti e bere la birra senza sentirsi male”.

“Nel mezzo, nella zona grigia dello spettro ci sono le reazioni al glutine, come quelle di sensibilità, su cui fino ad oggi si sapeva ben poco. Proprio in questa zona stiamo cercando le risposte relative alla diagnosi e alla cura della sensibilità al glutine, che oggi sappiamo essere una patologia specifica” continua Fasano.

Benché ad oggi ci siano ancora diversi aspetti da chiarire, l’esistenza della condizione è ormai condivisa dalla maggior parte della comunità scientifica e ratificata in diverse occasioni.

Come faccio a sapere se sono intollerante al glutine

iStock.com/Mykola Sosiukin

Cause

La sensibilità al glutine può esordire dall’età adolescenziale a quella adulta, mentre è estremamente rara nei bambini.

Chi soffre di celiachia mostra una lesione intestinale molto caratteristica, in cui le proteine complesse del frumento, segale ed orzo inducono il sistema immunitario ad attaccare l’intestino tenue; chi invece soffre di sensibilità al glutine non presenta questo tipo di lesione, ma avverte comunque l’infiammazione provocata dal glutine.

La differenza tra i due disturbi è data quindi dalla diversa reazione immunitaria al glutine.

  • Nella sensibilità al glutine l’immunità innata (la principale difesa immunitaria dell’organismo contro gli invasori) reagisce all’ingestione del glutine combattendolo direttamente, cioè provocando un’infiammazione a livello dell’apparato digerente e di altre parti dell’organismo.
  • Nella celiachia il glutine è combattuto sia dall’immunità innata sia da quella adattativa, cioè dalla parte più sofisticata del sistema immunitario. I problemi di comunicazione tra le cellule del sistema immunitario adattivo fanno sì che tali cellule combattano i tessuti dell’organismo, provocando l’atrofia dei villi intestinali associata alla celiachia.

Alcuni pazienti classificati come sensibili al glutine dalla ricerca dell’Università del Maryland presentavano lesioni intestinali, tuttavia le lesioni avevano biomarcatori diversi da quelli riscontrabili nella celiachia; inoltre è altamente improbabile che a quei pazienti sensibili al glutine alla fine sia stata diagnosticata la celiachia.

Sintomi

I pazienti celiaci e quelli sensibili al glutine soffrono di sintomi pressoché identici, ad esempio:

  • diarrea,
  • gonfiore,
  • dolore addominale simile a quello provocato dalla sindrome del colon irritabile,
  • dolori articolari,
  • depressione,
  • annebbiamento mentale,
  • emicrania.

Tra i sintomi frequenti della sensibilità al glutine ricordiamo inoltre:

  • stanchezza,
  • formicolio a mani e piedi,
  • alvo alterno (diarrea, o stipsi),
  • sonnolenza,
  • difficoltà di concentrazione,
  • parestesie degli arti,
  • rash cutanei tipo eczema,
  • anemia.

Tale quadro clinico va in rapida remissione (pochi giorni) con l’eliminazione del glutine dalla dieta.

L’insorgenza dei sintomi della sensibilità al glutine avviene da alcune ore a pochi giorni dopo l’ingestione di glutine, mentre nella celiachia possono essere necessarie anche settimane; a differenza della celiachia, inoltre la sensibilità al glutine non segue un percorso prefissato: i sintomi possono essere più pronunciati o scomparire nel tempo. Chi è sensibile al glutine di norma risulta negativo agli esami del sangue per la celiachia e non presenta i sintomi delle lesioni all’intestino tenue che contraddistinguono la celiachia.

Ulteriori utili diagnosi differenziali necessarie sono quelle con:

  • colon irritabile,
  • allergia al grano, in cui tuttavia i sintomi compaiono più rapidamente e potrebbero condurre a shock anafilattico.

Pericoli

Solo i pazienti con risposta immunitaria adattativa tipica della celiachia sono a rischio per disturbi come osteoporosi, altri disturbi autoimmuni, infertilità, alcune patologie neurologiche e, in rari casi, il tumore.

La sensibilità al glutine è stata in qualche modo associata ad autismo e schizofrenia, ma ad oggi non sono emerse prove certe a sostegno di questa tesi.

Diagnosi

La diagnosi di sensibilità al glutine è al momento ancora una diagnosi di esclusione, caratterizzata dalla negatività dei test immunologici per l’allergia al grano, dalla negatività per la sierologia tipica per celiachia (anticorpi antiendomisio ed antitransglutaminasi) e da una biopsia intestinale normale o con alterazioni minime.

Cura

Mentre la celiachia richiede il rispetto di una rigida dieta senza glutine per tutta la vita, non è ancora stato chiarito se lo stesso valga anche per la sensibilità al glutine non celiaca; uno studio del 2017 suggerisce che potrebbe trattarsi di una condizione cronica, ma altri autori consigliano di provare a reintrodurre alimentazione con glutine dopo 1-2 anni di dieta più scrupolosa (alcuni specialisti possono optare per periodi di tempo anche inferiori, in relazione alla severità dei sintomi e alla risposta del paziente).

Fonti e bibliografia

  • Non-celiac gluten sensitivity: literature review
  • celiachia.it

Quanto costa il test di intolleranza al glutine?

Si parla di €50/80 con ticket e di €150/200 presso laboratorio privato. Test Celiachia Fai da Te: Sul mercato esistono oggi diversi kit per fare il test comodamente a casa. Questi kit non possono sostituirsi ad una diagnosi medica in quanto rilevano solamente la sensibilità al glutine (Gluten Sensitivity).

Come capire se si è intolleranti al glutine e al lattosio?

Per scoprire se soffri di intolleranza al lattosi deve essere eseguito il breath test, un esame che deve essere effettuato al mattino e a digiuno, con un'affidabilità del risultato del 99,9%..
grano;.
segale;.
avena..

Come si chiama l'esame del sangue per l intolleranza al glutine?

TEST SIEROLOGICO . Il primo esame di laboratorio utile per la diagnosi iniziale dell'intolleranza al glutine è uno specifico prelievo di sangue che serve per la ricerca degli autoanticorpi responsabili della malattia celiaca.

Come certificare intolleranza al glutine?

Nel sospetto di celiachia (malattia celiaca), nota come intolleranza cronica al glutine (la principale proteina dei cereali), l'esame principale, è rappresentato dalla ricerca degli autoanticorpi specifici (anticorpi anti-transglutaminasi reflex e, in casi selezionati, anticorpi anti-endomisio) tramite un prelievo di ...