Stare male dopo una seduta di psicoterapia

A pensarci bene non è semplice recarsi nello studio di un terapeuta senza sapere cosa aspettarsi.

Richiede coraggio e voglia di mettersi in discussione.

Dall’altro lato, molte persone assumono di sapere tutto riguardo questo percorso e rimangono invece sorprese durante il trattamento.

La verità è che, anche se la psicoterapia è una disciplina sempre più conosciuta, molti hanno ancora tanti pregiudizi ed idee sbagliate.

In questo articolo voglio parlare di 11 cose che nessuno ti dice, ma che possono permetterti di avere le idee molto più chiare e non avere più dubbi al riguardo.

Ti consiglio inoltre di leggere fino alla fine, troverai una gradita sorpresa.

Sei pronto?

Cominciamo….

Ma prima di leggere gli 11 punti ti chiedo un piccolissimo favore!

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Stare male dopo una seduta di psicoterapia

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LE 11 COSE CHE NESSUNO TI DICE DELLA PSICOTERAPIA (MA DOVREBBE!!)

1. Attraverso la psicoterapia impari qualcosa su te stesso che nessuno conosce

E’ sorprendente quanto si possa imparare parlando di te stesso, delle tue relazioni e della tua storia di vita.

Tutto ciò che hai vissuto e tutte le esperienze che hai fatto ti hanno condotto a ciò che sei ora.

Ciò non significa necessariamente che tu sia consapevole di tutto ciò che ti porta a comportarti e ad agire come hai sempre fatto.

Molto del nostro comportamento (e della nostra tendenza a giudicarci e ad autosabotarci) è governato da elementi inconsci profondi e senza consapevolezza e lavoro su se stessi potremmo finire a vivere tutta la nostra vita sotto questi influssi.

2. Devi voler cambiare

Puoi richiedere consigli a un nutrizionista o ad un personal trainer che ti darà gli strumenti per diventare magro e sano.

Ma se non segui i consigli e non ti impegni nel lavoro da fare, non vedrai risultati.

Lo stesso è vero in psicoterapia. Il tuo grado di motivazione e desiderio di cambiare sono fondamentali.

Il tuo terapeuta potrà essere gentile e premuroso e pronto a seguirti con il ritmo che ritieni più giusto, ma alla fine sei tu che devi avere il desiderio profondo di migliorare.

E’ necessario del lavoro per arrivare ad avere risultati: per arrivare a cambiare è necessario confrontarsi con i propri comportamenti, riconoscere i modelli inconsapevoli e decidere di fare scelte più consapevoli.

Non ti preoccupare in questo viaggio non sarai solo. Il terapeuta sarà lì ad ogni passo.

3. Non c’è nulla di male nel rimanere in silenzio

Durante le sedute potrà capitarti di ritrovarti senza nulla di cui parlare. Questo è perfettamente normale, così come è normale parlare di ciò che può causare il silenzio (es. emozioni difficili da tollerare, ansia, timidezza).

Il terapeuta dovrebbe sempre accettare il tuo silenzio e dargli un senso, attendendo anche molto tempo se necessario.

Lo studio del terapeuta può essere il luogo in cui sperimentare quel silenzio e quella comprensione che non riesci a trovare altrove.

4. Va bene dire “Faccio psicoterapia“

Un tempo era molto diffuso il pregiudizio per il quale andare in psicoterapia equivaleva ad ammettere di “essere matto“. Fortunatamente oggi questa tendenza è molto diminuita.

Nonostante ciò potresti ritrovarti a pensare di avere un problema che deve essere nascosto, così come il percorso necessario a risolverlo.

La società stessa tende a non promuovere la manifestazione delle proprie debolezze e vulnerabilità. Questo non significa affatto che ci sia qualcosa di sbagliato o di cui vergognarsi.

Ricordiamoci che le nostre sofferenze le proviamo noi e abbiamo il diritto di affrontarle e superarle.

E’ un atto di coraggio e non qualcosa di cui vergognarsi.

5. Non ti sentirai meglio subito

Per ottenere risultati duraturi e stabili nel tempo è necessario impegno.

Anche se l’obiettivo ultimo della terapia è quello di affrontare aspetti traumatici o dolorosi della propria storia al fine di raggiungere una vita più serena e sentirsi più forti, il processo per arrivare fin là può essere anche molto faticoso.

D’altronde hai vissuto per anni nello stesso modo ed hai rafforzato molto anche le tue abitudini e i tuoi schemi di pensiero, di relazione ed emotivi.

Non è realistico aspettarsi miglioramenti in pochissimo tempo, ma con pazienza e perseveranza si può cambiare completamente la propria vita.

6. E’ molto meglio recarsi in terapia prima di toccare il fondo

Se è vero il detto “è meglio prevenire che curare” lo stesso vale per la terapia. Rendersi conto di avere un problema e di volerlo risolvere è il primo passo.

Purtroppo a volte le resistenze ci bloccano così finiamo per chiedere aiuto solo quando il dolore è troppo forte ed è diventato ingestibile.

Quello che bisogna ricordare però è che la mente funziona come il corpo: quanto più viene trascurata tanto più si “ammala” e diventa difficile da guarire.

7. La prima consulenza è più una sorta di conoscenza reciproca

Spesso la prima consulenza è quella che crea maggiori resistenze e ansie a chi si rivolge per la prima volta ad uno psicoterapeuta. Questo è comprensibile dato che non sappiamo come si svolgerà il tutto e quale sarà il nostro ruolo.

Condividere elementi personali e dolorosi non è mai semplice.

Durante la prima consulenza però il terapeuta avrà anche il compito di raccogliere tutta una serie di informazioni di carattere generale e legate alla tua storia. Questo lo porterà a conoscerti meglio e a comprendere i tuoi problemi in maniera più precisa.

Non esistono cose giuste o sbagliate da dire. L’ideale sarebbe essere il più possibile se stessi.

8. Non è magia, ma spesso funziona (e perché ha bisogno di tempo)

Molte persone non riescono a comprendere come la terapia possa funzionare.

Parli delle tue emozioni, poi un professionista ti aiuta a comprenderle e.. ti senti meglio? Sembra un po’ troppo semplice, giusto?

Il fatto è che i nostri cervelli sono realmente “cablati” in modalità che ci predispongono a mantenere i nostri comportamenti.

A volte questi comportamenti sono sani: ad esempio i tuoi genitori si sono presi cura di te ed hai sviluppato un sano senso di autostima che ha come risultato delle scelte di vita che riflettono il senso del tuo valore personale.

Altre volte però i tuoi stessi comportamenti si rivoltano contro di te: ad esempio la malattia di un genitore durante la tua infanzia può averti portato a pensare che sei stato tu a fallire nel prenderti cura di lui/lei e questo può aver provocato sentimenti di colpa e vergogna.

Ovviamente le possibilità sono moltissime e questo era solo un esempio fra i tanti.

9. La psicoterapia apporta modificazioni strutturali nel cervello 

Molte persone si vantano o sottolineano il loro atteggiamento positivo, ma molto spesso è l’attività fisica nel cervello – determinata dalle esperienze di vita – che è responsabile del nostro comportamento.

Fortunatamente gli studi sulla neuroplasticità ci hanno mostrato come il cervello possa essere costantemente “modificato” a livello di connessioni sinaptiche.

Stare male dopo una seduta di psicoterapia

La terapia ci permette di vedere come i nostri comportamenti attuali non sono riflessi accurati della nostra realtà, ma sono invece tendenze stabilite da convinzioni e credenze che sono state letteralmente fisicamente inscritte nel nostro cervello.

Attraverso questa consapevolezza possiamo cominciare a comprendere da dove provengono, renderci conto che i nostri sentimenti di ansia non sono reazioni appropriate e reali alla vita, ma sono invece i resti di esperienze che hanno modellato il nostro atteggiamento così profondamente che non siamo stati mai in grado di andare oltre.

La terapia può darti gli strumenti per effettuare questi cambiamenti.

Si tratta di fare piccoli passi costanti nel tempo.

10. La terapia può servire a tutti

Spesso sento persone dire di non aver bisogno della psicoterapia.
Ciò può esser vero ma questo non nel modo in cui loro lo intendono.

Se la terapia viene intesa solo come “cura per i matti” o per chi ha problemi gravi forse è vero.

Ma non si può ridurre a questo.

Dal mio punto di vista la terapia può essere utile a qualsiasi persona su questo pianeta.

Basta porsi questa domanda:

Se devi essere te stesso per tutta la durata della tua vita, perché non provare a comprendere tutto ciò che ti riguarda e conoscerti in profondità? Perché non esplorare appieno il tuo potenziale?

Inoltre, una volta imparate le abilità per gestire le nostre emozioni possiamo utilizzarle sempre.

E chiunque può imparare.

11. A volte la terapia (ed il terapeuta) ti potrà frustrare

A volte la psicoterapia può essere realmente frustrante.

Le tue aspettative e i tuoi bisogni potrebbero essere leggermente irrealistici e portarti a delle delusioni.

Potrai sentirti come se non stai andando da nessuna parte o come se tutto il lavoro che hai fatto fino a quel momento sia stato inutile.

Ma non è così.

Spesso è necessario affrontare momenti difficili prima di giungere ad un certo livello di consapevolezza. Per poter cambiare in profondità è fondamentale anche affrontare le proprie contraddizioni ed i propri sentimenti contrastanti nei confronti del terapeuta.

Lo ritengo uno degli aspetti essenziali di una terapia ben riuscita.

CONCLUSIONE

A conclusione di questo articolo vorrei lasciarti con 2 domande:

  • Quale di questi punti conoscevi già e quale ti ha invece stupito?
  • Quali sono le tue più grandi paure nell’intraprendere un percorso terapeutico?

Se l’articolo ti è piaciuto, se hai domande o se desideri chiedere un post futuro su un determinato argomento, non esitare a lasciarmi un commento!

Un saluto!

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