Fascia elastica per il piede cruciverba

Scopri il rimedio contro la tendinite al piede

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I tendini del piede possono andare incontro a stati infiammatori, acuti o cronici. Ecco come riconoscere le diverse forme di tendinite e come curarle.

Il piede è una parte del corpo umano che svolge ruoli impegnativi: sorregge il peso, consente la camminata, è soggetto alle sollecitazioni che si verificano durante le attività sportive. È quindi una struttura complessa, resistente ma delicata, che comprende ossa, tessuto muscolare, legamenti e un gran numero di tendini. Per questo può incorrere in infortuni o traumi, e i suoi diversi componenti possono andare incontro a stati di infiammazione, come una tendinite. Vediamo insieme quali tendini del piede vanno più spesso incontro a questa patologia e quali sono i principali rimedi.

Fascia elastica per il piede cruciverba

Tendini, robusti ma sensibili

Fascia elastica per il piede cruciverba

I tendini sono elementi robusti, essenziali per il movimento, ma sensibili al sovraccarico funzionale e ai movimenti ripetitivi. Sono costituiti da tessuto fibroso e hanno forma cilindrica oppure appiattita e sono spesso avvolti da una guaina tendinea. Collegano il tessuto muscolare alle ossa regolando il movimento. Fanno parte dei tessuti molli e non vanno confusi con i legamenti, anch’essi costituiti da tessuto fibroso, ma con la funzione di tenere uniti segmenti ossei.

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Nel piede, a livello della caviglia e del calcagno, sono presenti sei tendini fondamentali per la mobilità e l’equilibrio: il tendine d’Achille, il tendine tibiale anteriore e il tibiale posteriore, e i tre tendini dei muscoli peronei.
Ci sono poi i tendini estensori, ovvero il tendine dei muscoli estensori delle dita del piede e il tendine del muscolo estensore dell’alluce. Entrambe queste strutture si trovano a livello del collo del piede. Infine, i tendini flessori, che consentono il piegamento della caviglia.
Tutte queste strutture possono incorrere in uno stato di infiammazione, detto tendinite, in lesioni (in questo caso si parla di tendinopatie) e addirittura nella rottura del tendine stesso. Se l’infiammazione, oltre al tendine, coinvolge anche la guaina che lo circonda, di parla di tenosinovite.

I vari tipi di tendinite del piede

Una delle tendiniti che interessano il piede è la tendinopatia achillea. Si tratta di una patologia che riguarda il tendine d’Achille, una robusta struttura che si trova all’altezza del calcagno e unisce i muscoli del polpaccio alla parte posteriore del tallone. Colpisce gli amanti della pratica sportiva, soprattutto della corsa (infatti viene definita anche tendinite del podista), oppure chi ha una camminata scorretta, a causa per esempio di calzature non adatte, che comportano una compressione muscolare e tendinea in questa zona.
Frequente è anche l’infiammazione del tendine tibiale anteriore, che decorre nella parte anteriore del polpaccio, arriva nella zona anteriore della caviglia e permette la flessione dorsale di piede e caviglia. Anche in questo caso l’infiammazione è spesso provocata dalla corsa.
La tendinite può interessare anche il tendine tibiale posteriore, che si diparte dai muscoli del polpaccio, si inserisce tra la porzione interna della caviglia e il collo del piede e arriva alla pianta, dove contribuisce al mantenimento della postura e dell’equilibrio. La tendinite tibiale si verifica spesso per movimenti ripetitivi oppure per un sovraccarico funzionale. Sembra privilegiare inoltre chi presenta anomalie del piede: gli individui con il cosiddetto piede piatto (in cui manca del tutto l’arco plantare) sembrano più predisposti a sviluppare una tendinite tibiale posteriore, rispetto a chi ha invece il piede cavo (ovvero con arco plantare molto accentuato).

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Il dolore e il fastidio si propagano lungo il tendine coinvolgendo la caviglia, il calcagno e la pianta del piede, con sintomi simili a quelli della fascite plantare. Può comparire anche gonfiore e la sintomatologia diviene più intensa durante la camminata. Se i sintomi vengono ignorati per troppo tempo, si possono formare le cosiddette spine calcaneari, speroni ossei nella zona di inserzione della fascia plantare.
I piedi possono essere soggetti anche a infiammazione dei tendini flessori, caratteristica dei ballerini che devono mantenere una postura in equilibrio sulle punte. Il dolore in questo caso coinvolge la zona del calcagno.
La tendinite degli estensori delle dita dei piedi colpisce invece il collo del piede ed è dovuta, più che alla passione per il fitness, a calzature scomode o di scarsa qualità. Inoltre, ne sono più soggetti i pazienti affetti da una patologia come l’artrite reumatoide, il diabete o la gotta.

Tendinite acuta e cronica

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Come detto, spesso le tendiniti riguardano gli atleti di professione, o coloro che praticano attività sportive come corsa, tennis, golf o anche i ballerini, perché alcuni gruppi muscolo-tendinei vengono sottoposti a sollecitazione cronica. Può aumentare il rischio di una tendinite al piede anche la presenza di particolari caratteristiche fisiche, come il piede piatto oppure il piede cavo. Con il passare degli anni, anche i movimenti ripetitivi compiuti per una semplice camminata possono causare questa patologia, perché il tessuto muscolare e quello tendineo, invecchiando, diventano meno elastici e vanno incontro a rigidità.

In tutti questi casi, la tendinite può manifestarsi in due forme: quella acuta e quella cronica. Nel primo caso compaiono dolore intenso, gonfiore e arrossamento. Per alleviare il dolore e ottenere la guarigione spesso è sufficiente applicare impacchi di ghiaccio, osservare un periodo di riposo completo ed eventualmente assumere un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS). Le formulazioni più adatte sono quelle topiche, disponibili sotto forma di gel e pomate (da far assorbire con un leggero massaggio), oppure di cerotto medicato. Questi dispositivi medici danno sollievo anche in caso di concomitanti dolori articolari. Per non causare sovraccarico funzionale, si possono utilizzare stampelle, mentre per proteggere la caviglia e il collo del piede è consigliabile servirsi di specifici tutori.

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La tendinite cronica è più complessa. Chiamata anche tendinosi, insorge quando il processo di recupero della forma acuta non viene rispettato fino in fondo. Il dolore, via via meno intenso, tende ad attenuarsi trasformandosi in fastidio. Questo induce a riprendere l’allenamento e le attività quotidiane, sottoponendo la zona a sollecitazioni troppo intense. L’infiammazione diviene quindi cronica, e il tessuto fibroso del tendine infiammato va incontro a rigidità ed è quindi più soggetto a rottura del tendine stesso. Quando si verifica una lacerazione, è necessario l’intervento chirurgico.

La diagnosi di tendinite al piede

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La visita ortopedica spesso è sufficiente per ottenere la diagnosi di tendinite, acuta o cronica. Il medico valuta in primo luogo la presenza di sintomi come dolore intenso, rigidità, gonfiore. Inoltre, raccoglie informazioni sulla storia clinica del paziente, alla ricerca di un’eventuale patologia predisponente come l’artrite o la gotta o di una sindrome muscolare che può essere responsabile di un dolore simile a quello causato dalla tendinite.
In caso di dubbio è possibile ricorrere ad alcuni esami.

I trattamenti per la tendinite al piede

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Una volta ottenuta la diagnosi, per evitare che l’infiammazione provochi la rottura del tendine, è possibile ripulire chirurgicamente il tessuto, in endoscopia. In alternativa, dietro il parere dell’ortopedico, si può ricorrere a cure conservative per ridurre l’infiammazione e favorire il processo di recupero, che comprendano anche un opportuno percorso di riabilitazione. I trattamenti disponibili sono diversi e, per essere sicuri che la terapia sia efficace, è opportuno rivolgersi a un fisioterapista qualificato. Il tessuto fibroso soggetto a rigidità e calcificazioni può essere trattato per esempio con onde d’urto, in grado di lenire il processo infiammatorio, favorendo la vascolarizzazione e la guarigione. Anche la tecarterapia è efficace, perché riduce la sintomatologia attivando i processi di riparazione fisiologici.

Come prevenire la tendinite

Per evitare che l’infiammazione dei tendini si ripresenti, è essenziale mettere in atto alcune misure di prevenzione. L’ortopedico o il fisioterapista sapranno fornire consigli in merito. Se dalla visita emerge per esempio una postura scorretta durante la camminata o l’allenamento, è opportuno indossare plantari o solette ortopediche specifiche per le anomalie del piede, in modo da supportare il tallone, ridurre le sollecitazioni e quindi alleviare il dolore. Chi pratica attività sportive e ha problemi di tendinite al piede dovrebbe scegliere scarpe adatte, meglio ancora una scarpa per condizioni infiammatorie, che supporti l’arco plantare e il tallone. Per atleti, ballerini e sportivi in genere è indispensabile, prima dell’allenamento, osservare una fase di riscaldamento con appositi esercizi di stretching suggeriti dal fisioterapista. Il massaggio, utile soprattutto sul tessuto muscolare per ridurre infiammazione e rigidità, che spesso si associano alla tendinite, deve essere sempre eseguito da un esperto in fisioterapia. Il riposo è infine essenziale in caso di attività lavorative che comportano movimenti ripetitivi che possono causare un’infiammazione dei tendini del piede.

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