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Credit foto Allergia ai gattiCi sono almeno 10 razze di gatti che possono essere adottate tranquillamente anche da nuclei familiari in cui ci siano soggetti con allergie specifiche a quelle proteine presenti nella saliva, nell’urina o nella desquamazione della cute dell’amico felino. Infatti non si tratta del pelo in sé come spesso si crede, ma il più delle volte l’allergia è ascrivibile alla proteina Fel D1 che si accumula sul pelo, dopo che il gatto si è leccato. Questa proteina è prodotta dagli ormoni, in particolare dal progesterone e dal testosterone. Ecco perché i gatti sterilizzati o castrati ne secernono una quota inferiore e possono essere in generale ben tollerati dai soggetti allergici. Ecco alcune razze che producono pochi allergeni e ben si adattano ai soggetti allergici. Blu di Russia, gatto anallergicoIl Blu di Russia è un gatto dal pelo folto, fitto a doppio strato. Questa caratteristica consente di trattenere la bassa quota di allergene che produce nel sottopelo e di non disperderlo nell’aria. Può essere definito anallergico, sebbene non esistano razze feline del tutto esenti dalla produzione di proteina Fel D1, ma la combinazione dei bassi livelli di secrezione e la caratteristica del manto lo annoverano tra i gatti più sicuri per i soggetti allergici. Il Blu di Russia è un gatto molto intelligente, dall’apprendimento rapido, affettuoso e leale. Siberiano, gatto ipoallergenicoIl Siberiano è un bel gattone dal pelo lungo, morbido, dal carattere docile e ben predisposto alle relazioni affettive. Deve essere spazzolato spesso onde evitare la formazione di nodi e arruffamenti indesiderati. La sua caratteristica è quella di secernere una bassa quota di proteina Fel D1, quindi garantisce una buona tollerabilità per chi soffre di allergie, ma non può
essere considerato anallergico. Balinese, gatto ipoallergenicoIl gatto Balinese o Siamese a pelo lungo è un gatto che necessita di essere spazzolato spesso per mantenere il manto in ordine e liscio. Dotato di un carattere affabile e affettuoso, ama giocare e ed essere coccolato, non sopporta rimanere da solo. Malgrado il pelo lungo rientra tra i gatti ipoallergenici, poiché anch’esso produce bassi
livelli di proteina Fel D1. Devon Rex, gatto anallergicoIl Devon Rex è un gatto dal manto corto, e generalmente perde pochissimo pelo, questo previene la diffusione della proteina allergenica. Rientra nella classifica dei felini a bassa secrezione di Fel D1, quindi indicato per i soggetti allergici. E’ un gatto molto affettuoso che vive bene in simbiosi con il suo amico umano. Non richiede cure
particolari, se non attenzione alle orecchie che necessitano di costante pulizia a causa della produzione copiosa di cerume. Giavese e Orientale a Pelo cortoSi tratta di due razze simili, l’unica differenza sta nella lunghezza del pelo: il Giavese possiede un manto lungo mentre l’Orientale è un gatto a pelo corto. Producono una bassissima quota di proteina Fel D1 e di allergeni in
genere, quindi adatti chi soffre di allergia. Questi due gatti hanno un carattere indipendente, quindi sono consigliati a coloro che non trascorrono molto tempo tra le mura domestiche, ma desiderano la compagnia di un felino. Gatto Norvegese delle ForesteSe si è amanti dei gatti di grossa taglia, con pelo lungo, il Norvegese può essere la giusta risposta per incontrare le necessità di allergici e amanti dei felini corposi. Caratterizzato da una
bassissima produzione di proteina Fel D1, può definirsi un esemplare anallergico. Il suo pelo è molto fitto e quindi trattiene da dispersione l’eventuale allergene. Il carattere di questo gattone è particolare, molto solitario, deve approcciarsi per gradi al suo eventuale nuovo compagno di vita umano. Credit foto I gatti che non perdono pelo consentono alle persone allergiche di poter allevare un gattino in casa, senza correre il rischio di mettere a repentaglio la propria salute. Ecco la nostra selezione di gatti anallergici. Contenuti
Se volete adottare un gatto e tenerlo sempre in appartamento, o avete qualcuno allergico in famiglia, dovrete considerare anche il problema della caduta del pelo. Per ridurre il fastidio di dover pulire minuziosamente ogni angolo della casa, potete optare per i gatti che non perdono pelo o che comunque ne perdono in quantità davvero ridotta. Vediamo insieme quali sono le razze più indicate. Tra le razze di gatti che non perdono pelo e anallergici ci sono quelle che producono poca proteina Fel D1. Si tratta della responsabile dell’allergia, presente anche nella saliva, nel sebo e nell’urina del gatto. Quindi chi è allergico ai gatti, non teme in realtà il pelo, quanto la diffusione di questa proteina che, mediante la saliva, raggiunge tutto il mantello. Scopriamo quali sono allora i gatti anallergici.
Gatti che perdono poco peloVeniamo ora invece ai gatti che non sono propriamente anallergici, ma che perdono poco pelo. Questo significa che bisognerà prestare attenzione a spazzolarli di frequente.
Perchè i gatti perdono pelo?Una volta considerate tutte le razze di gatti che non perdono pelo, è bene fare un po’ di chiarezza sul motivo per cui questo accade. In alcuni felini la caduta è associata al cambio stagionale, quindi è qualcosa di impossibile da controllare e del tutto naturale. Diverso è il caso di infezioni da parassiti, carenza di vitamine o stress. Anche questi fattori possono determinare una perdita di pelo. Quando notate che si evidenziano aree della cute prive di pelo e che il gatto lecca o si graffia di continuo su quella zona, bisogna contattare subito il veterinario. Tuttavia spazzolare quotidianamente il gatto aiuta a contenere il problema. In questo modo si potrà raccogliere il pelo morto sulla spazzola, evitando che si depositi sul pavimento, sul divano e sui vostri vestiti. Anche lavaggi frequenti e una dieta bilanciata, con il giusto apporto di vitamine, potrà migliorare il mantello del vostro amico a quattro zampe. Le nostre guide sui gatti:
Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo. Che gatto prendere se si è allergici?Il siberiano, il gatto norvegese delle foreste, il devon rex, il bengala: sono solo una parte di razze che diffondono quantità minori di Fel D1, e sono dunque noti come razze di “gatti anallergici”.
Quanto costa un gatto ipoallergenico?Gatti anallergici, i prezzi
Non esiste un unico prezzo per i gatti anallergici: il costo cambia (ovviamente) in base alle caratteristiche e alla razza scelta. Il prezzo per un gatto siberiano è di circa 900 – 1000 euro, mentre un gatto Norvegese ha in genere un costo di 600 – 700 euro.
Quale razza di gatto non perde il pelo?Il pelo lungo e setoso permette ai gatti siamesi di poter essere annoverati tra i gatti anallergici. Anche se in loro è presente la proteina Fel D1 e quella D4, perdono poco pelo e sono quindi ideali per chi soffre di una lieve allergia. I siamesi sono socievoli e si affezionano alla famiglia che li ospita.
Chi è allergico al pelo del gatto è allergico anche al pelo del cane?L'esperto chiarisce che chi è allergico ai felini domestici è molto probabile lo sia anche ai cani. Risposte anche sulle allergie scatenate da una sindrome da raffreddamento e sui sintomi asmatici dell'allergia agli acari.
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